Il sito archeologico dei MONTESEI DI SERSO

trekking sui Masi alti di Palù

II percorso parte dalla centrale idroelettrica di Serso e sale ripidamente per circa 400 metri accompagnando il corso del Rio Nero. Si giunge quindi al sito archeologico dei Montesei di Serso dove si possono ammirare dei resti di quattro abitazioni retiche. Il sentiero si ricongiunge poi alla strada principale. Proseguendo, si incontra la Chiesa di Brazzaniga e poi, seguendo l’argine del fiume Fersina, al ponte di Serso, che si trova a 100 m circa dalla centrale idroelettrica, il punto di partenza. Il percorso è ideale anche per una camminata sulla neve con le ciaspole.

Partenza: Centrale idroelettrica di Serso (frazione di Pergine)
Lunghezza: 2,4 chilometri circa
Tempo necessario: 1 ora
Difficoltà: medio-facile

Il SENTIERO FATATO

Una passeggiata nel bosco lungo questo sentiero ci farà sentire immersi in un’atmosfera fatata. Ideale per le famiglie e per tutti i bambini. Il percorso è percorribile anche con il passeggino. L’itinerario si snoda in un percorso ad anello che parte dal Museo Pietra Viva, scendendo lungo il Fersina.

Partenza: Museo Pietra Viva
Dislivello: 100 m
Tempo necessario: 30 minuti
Difficoltà: facile

MASI ALTI DI PALU’

trekking sui Masi alti di Palù

Una volta raggiunta la località Battisti del comune di Palù del Fersina, ecco che si vede estendersi un insieme di case, chiamate masi in località Tasaineri e da qui, lungo il sentiero E 314, si passa per i masi Plunebe e Ficaren, che si trovano a 1546 m di altitudine, per poi raggiungere località Tolleri, da cui si può tornare verso la località Battisti. Questo percorso è perfetto per chi ha interesse a scoprire i masi della Valle dei Mocheni attraversandoli a piedi o con le ciaspole per osservare questi magnifici agglomerati di case di un tempo.

Partenza: Loc. Battisti – Palù/Palae
Dislivello: 100 m
Tempo necessario: 2 ore
Difficoltà: facile

PERCORSO LUNGO FERSINA

Oltre alla possibilità di fare pic-nic, lungo il Fersina si può seguire un itinerario per le mountain bike per ammirare le bellezze del passato della Valle dei Mocheni, come l’antica segheria veneziana, le tracce del lavoro in miniera e un mulino. Il consiglio per la partenza è la chiesa di Sant’Orsola anche se in realtà non vi è una partenza fissa. Si supera poi il parcheggio dei Camper e si raggiunge località Clom lungo una strada asfaltata, dove si trova la segheria. La località Masetti è un altro possibile punto di partenza, prendendo poi la direzione Pompermaier e scendendo lungo il fiume.

Partenza: Chiesa di Sant’Orsola Terme
Dislivello: 250 m
Tempo necessario: mezza giornata
Difficoltà: medio-facile

SENTIERO DEI PICCOLI FRUTTI

L’itinerario ci porta alla scoperta della Valle dei Mocheni, la vallata che ha saputo mantenere, con il passare degli anni, una forte e solida tradizione culturale che le ha conferito una particolare identità. Oltre alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche il percorso ci porterà alla scoperta, lungo la valle, della coltivazione dei “piccoli frutti”: fragole ciliegie, mirtilli, more. Partendo da Sant’Orsola Terme si scende verso Canezza per poi proseguire in direzione Frassilongo. In direzione Palù del Fersina si passa per San Felice e località Hacleri, raggiungendo poi Palù del Fersina. Chissà che non ne troviate qualche frutto selvatico da poter assaggiare!

Partenza: Sant’Orsola Terme
Dislivello: 700 m
Tempo necessario: 2 h
Difficoltà: facile

RIFUGIO SETTE SELLE

Il Rifugio Sette Selle sorge in Val Laner, nell’alta Valle dei Mocheni, in una magnifica posizione che costituisce uno dei punti di accesso migliori per le escursioni nel Lagorai sud occidentale.

Una volta raggiunta la località Frotten di Palù del Fersina, si segue il sentiero 325, per poi imboccare il sentiero E 343 B, e successivamente l’E 343 E’ aperto dal 20.6 al 20.9 e generalmente nei fine settimana. Un interessante percorso ad Anello con partenza in località Frotten lo collega al Rifugio Lago Erdemolo, che può essere un interessante itinerario per il ritorno seguendo il sentiero E 324. Il sentiero E 343, adatto solo ai più esperti permette di osseravre i luoghi del film “La Prima Neve”.

Partenza: Località Frotten
Dislivello: 450 m
Tempo necessario: mezza gironata
Difficoltà: media

LAGO DI ERDEMOLO

La regina delle escursioni in Valle dei Mocheni è sicuramente la salita al Lago di Erdemolo. Per raggiungere i 2005m di altitudine si attraversano sentieri in mezzo al bosco, radure e zone di alpeggio circondati dalla natura incontaminata. A giugno si può assistere alla meravigliosa fioritura dei rododendri di montagna, che colora i versanti di rosa intenso e profuma l’aria circostante. In piena estate il piccolo lago alpino è in parte coperto da neve e ghiaccio, per permettere all’acqua di mantenere una temperatura molto bassa ideale per rinfrescanti pediluvi e brevi immersioni Kneipp.

Partenza: Località Frotten, Palù del Fersina
Dislivello: 460 m
Tempo necessario: mezza giornata
Difficoltà: media

ALPEGGIO VALLE DEI MOCHENI

Un percorso suggestivo alla scoperta dei prati ancora protagonisti degli alpeggi. Partendo da località Plotzeri, si prosegue anche con l’auto fino a località Kiserech, e si effettua un percorso ad anello tra la natura mòchena in tutta la sua bellezza.

Partenza: Località Plotzeri (Fierozzo)
Dislivello: 190 m
Percorribilità: a piedi – in bicicletta
Tempo necessario: mezza giornata
Difficoltà: facile

GIRO DEI MASI ALTI DI SANT’ORSOLA

Il giro dei Masi alti di Sant’Orsola è un percorso di media difficoltà, ideale per la raccolta di funghi durante la stagione autunnale in Valle dei Mocheni. Con partenza dal centro di Sant’Orsola Terme, si arriverà poi in località Gheghe prima e poi fino a località Castello. Dopo Maso Broli, al bivio per i più avventurosi, sarà possibile intraprendere il percorso lungo a destra. Proseguendo dritti invece, si terminerà l’itinerario.

I masi che incontrerete nel percorso lungo sono il Maso Batistoni e il Maso Moretti, le cui altezze favorisco una vista verso la Valle. Dopo essere scesi, arrivati alla Madonna della Fonte, si prende un sentiero tortuoso fino al Maso Broli.

La località Broli è invece facilmente raggiungibile dal percorso lungo attraversando due ruscelli.

Per il ritorno, si può scendere per i “Predaroneri” oppure rimanere sulla strada comunale e scendere fino in centro a Sant’Orsola.

Partenza: Sant’Orsola

Dislivello: 200 m

Tempo necessario: Percorso Breve: 1 ora – Percorso Lungo: 2 ore

Difficoltà: medio-facile

MASO TON

Il punto di partenza è la chiesa a Kamaovrount verso Tingherla, per poi raggiungere la località Pein. Qui si svolta a sinistra in direzione Maso Ton. Un’incantevole vista si avrà sui monti dell’Alta Valsugana, mentre si attraversano i meravigliosi boschi di larice. Dopo il Maso Ton, è possibile raggiungere anche Kamauz su una strada pianeggiante con possibile sosta al mulino di Roveda.

Partenza: Kamaovrount
Dislivello: 200 m
Tempo necessario: mezza giornata
Difficoltà: medio-facile

CIMA PALU’ – MONTE CONCA

La Cima Palù 2261m, è raggiungibile attraverso un giro ad anello facile e panoramico. Si svolge per buona parte lungo dorsali quindi non presenta difficoltà. L’itinerario proposto si svolge prevalentemente lungo la dorsale che separa l’alta Val dei Mocheni dalla Val Calamento, transitando per tre passi oltre i 2000 metri: Passo dei Garofani, Passo di Palù e Passo Cagnon di Sopra. L’elevazione massima di questa escursione è Cima Conca di m 2301. L’itinerario può essere percorso in entrambi i sensi: punto di appoggio “strategico” è il Rifugio Sette Selle per una bella mangiata!

Prima del bivio per il Rifugio Sette Selle, in località Battisti, ci sarà un posto dove lasciare la macchina. Si segue il sentiero E 370, e si raggiunge il Maso Baito dell’Orso, il Mas del Bepi e successivamente il Maso Ausertol. Dopo circa un’ora e mezza con notevoli punti di interesse, quali le viste su tutta la Valle, si raggiunge Passo Palù e,poi Cima Palù tramite il sentiero E 340. Si continua verso il panoramico Monte Conca. Sempre mantenendo il sentiero E 340 si raggiunge Passo Cagnon, Passo Val del Mattio e proseguendo verso sinistra si raggiunge la vetta del monte Rujoch, che regala splendidi panorami e viste della zona. Per il ritorno, una volta tornati a Passo Cagnon, si imbocca il sentiero E 314 sino ad arrivare al punto di partenza.

Partenza: frazione Battisti, bivio per Rifugio Sette Selle
Dislivello: 1257 m
Tempo necessario: giornata intera
Difficoltà: medio-alta

MONTE FRAVORT – MONTE GRONLAIT

Il Monte Fravort si trova alle spalle di Levico Terme ed è conosciuto perché da vita alle sorgenti dell’acqua termale di Levico Terme. La gran parte del percorso si svolge lungo una comoda dorsale. Si parte dal Kaserbisn Hitt e si imbocca la strada militare del Kaiserjägerweg. Si segue poi il sentiero E 325 fino al congiungimento con il percorso della Grande Guerra, infine si arriva al Monte Fravort. Un oggetto d’interesse, una volta arrivati in cima, oltre allo stupendo panorama, è il bivacco che si mimetizza completamente con le pietre e rocce circostanti. Sempre sul sentiero E 325, dove osserverete le trincee della Grande Guerra, si giunge al Monte Gronlait. Si potrà ritornare al punto di partenza continuando verso Passo Portella, imboccando il sentiero E 371 sino alla magnifica Feldkapelle. Eventualmente si può anche decidere di tornare indietro dalla stessa strada dell’andata.

Partenza: Kaserbisn Hitt
Dislivello: 974 m
Tempo necessario: giornata intera
Difficoltà: media

I LAGHI

 

LAGO DI LEVICO

Il Lago di Levico è il secondo lago più esteso della Valsugana e tra i laghi più caldi del sud Europa. Le sue acque sono limpide ed il comune di Levico Terme gestisce il lago in modo ecosostenibile Questo ha fatto sì che al lago di Levico sia stato riconfermato il prestigioso riconoscimento Bandiera Blu della Foundation for Environmental Education.

Il lago è circondato da verdi boschi, e da un itinerario che lo rende ideale per passeggiate rigeneranti. Levico Terme è anche una rinomata città termale, che ospita ristoranti con menù tipici e rivisitazioni dei piatti della tradizione trentina.

Il Lago di Levico è inoltre un luogo ideale per la pratica della pesca, grazie alle molteplici specie ittiche che vi abitano.

LAGO DI CALDONAZZO

Il Lago di Caldonazzo è il lago più grande tra quelli che sono interamente entro i confini trentini. E’ l’unico lago della zona dove è permesso lo sci nautico.

Come il Lago di Levico, è uno dei più caldi del Sud Europa, e anch’esso ha meritato il riconoscimento Bandiera Blu della FEE. Lungo il lago sono presenti spiagge libere e stabilimenti attrezzati, ristoranti e locali dove si svolge il divertimento estivo. Il Lago di Caldonazzo è il paradiso degli sport acquatici in Trentino: sci nautico, barca a vela, nuoto , windsurf e canoa. E’ possibile praticare anche la pesca.

I LAGHI DELL’ALTOPIANO DI PINE’

L’Altopiano di Pinè è situato nelle vicinanze della Valle dei Mocheni. Con i suoi due laghi, il lago della Serraia e il lago delle Piazze, è la meta ideale per nuotare e rilassarsi al sole.

I due laghi sono circondati da una passeggiata pedonale, caratterizzata da tratti molto suggestivi immersi nella natura boschiva.

In alcune delle spiagge che si affacciano sui laghi sono presenti bar e ristoranti, che rendono ancora più piacevole la sosta.

TRENTINO GUEST CARD

La Valle dei Mocheni

 

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Cos’è la GUEST CARD TRENTINO?

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I nostri consigli:

  • il Museo PIETRAVIVA, a pochi passi da noi
  • il MUSE ed il Castello del Buonconsiglio a Trento
  • il MART e la Fondazione Depero a Rovereto.