Bernstol – la valle del Fersina

Per via del magnifico scenario naturale nella catena del Lagorai, la Valle dei Mocheni (Bersntol- Valle del Fersina) è chiamata anche la valle incantata. Pur trovandosi a pochi chilometri dal capoluogo trentino, sembra di essere in un mondo a sé. I suoi abitanti discendono da una minoranza tedesca trasferitasi nella valle durante il medioevo e ne mantengono orgogliosamente le tradizioni, i costumi e la lingua.

Chi arriva in valle nota subito i cartelli stradali scritti in due lingue, quella italiana e quella mòchena. Il mòcheno è un idioma che nasce dall’influenza del tedesco dell’alta Baviera, dall’italiano e dal dialetto trentino. Questa lingua si è mantenuta nel tempo e, per evitarne la scomparsa, è stata istituita in valle una scuola di mòcheno, oltre all’ istituto culturale mocheno presente nel comune di Palù.

Il territorio è molto suggestivo, immerso nella natura incontaminata, con prati verdi e boschi rigogliosi circondati dalle cime del Lagorai. E’ la cornice ideale per praticare escursioni, a piedi o in bici, adatte alle esigenze più disparate: da quelle degli amanti dell’alta montagna, a quelle delle famiglie con bambini.
Ma soprattutto la Valle dei Mocheni si può vivere in tutte le stagioni. Noi del Santorsola Relax Hotel vi faremo scoprire il nostro territorio e le sue tradizioni. Boschi, sentieri, paesaggi spettacolari, cime impervie e molto altro vi aspettano a Sant’Orsola, per regalarvi una vacanza da sogno.

LA TRADIZIONE

Nella tradizione della Valle dei Mocheni/Bernstol sono sicuramente protagonisti i Kromeri. Sono commercianti ambulanti che hanno iniziato la loro attività nel 1760, grazie alla politica di sviluppo commerciale promossa dall’Impero Asburgico, del quale la Valle faceva parte. I Kromeri partivano il lunedì dalla stazione di Pergine Valsugana, per dirigersi a Trento o Bolzano per acquistare le merci che rivendevano in Südtirol durante la settimana.

Il vestito tipico mòcheno è stato disegnato da Karl von Lutherotti nel 1700. Tra il 1800 e il 1900 il vestito per tutti i giorni era formato da pezzi di vestiti di vario genere. Il tipico vestito da sposo mòcheno invece era caratterizzato da un abito nero con una cravatta rossa fatta da particolari intrecci di lana. Il fazzoletto nel taschino e il tessuto, invece, derivano dalla tradizione austro-ungarica.
Una curiosità: il vestito della sposa, anziché essere bianco era di colore nero.
Un’altra tradizione ancora viva in valle è quella dei coscritti, ragazzi che al raggiungimento della maggiore età si rendono attivi e partecipi al rito della Stella e del carnevale.
I ragazzi indossano il “Kronz” tipico cappello decorato con perline ,fiorellini secchi, carta stagnola dorata e piuma caudale di gallo forcello, le ragazze il foulard a tema del tricolore italiano con foto caratteristica.